
Suoni di pietra in un giardino

Nell’età classica i giardini erano cornici. All’epoca, la natura prorompeva appena fuori le case e nelle campagne, quindi ciò che contava in un giardino erano piuttosto le opere d’arte che il ricco proprietario poteva esporre nel suo hortum, privato o pubblico, contemplativo o politico che fosse. Basta ricordarsi di Villa Adriana a Tivoli.
In seguito, il rapporto tra Natura e Arte si è fatto più integrato: una commistione barocca. Oggi, in alcuni casi, Natura e Arte sembrano indistinguibili. Compenetrati. Il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate è uno di questi miracoli artistici.

In un giardino non grande, trasformato in spazio espositivo nel 2014, oltre cento opere di calcare, di granito e di basalto, quest’ultimo a volte lacerato da vene di ossidiana tramite il fuoco ossidrico, sono disseminate tra le piante. Tonnellate di pietra parlante, risegata sapientemente in modi grafici e fatta vibrare con altre pietre lisce oppure con i palmi delle mani, le nocche, le unghie. Un’esperienza sonora intima, personale, che vibra nel proprio orecchio appoggiato alla superficie; ma anche variata a seconda della temperatura, del sole, dei licheni che possono coprirla.

Ne siamo rimasti affascinati. Una visita guidata a cura della Fondazione omonima, anticipata da un ottimo documentario sull’artista, ha ampliato la suggestione delle opere accompagnandole con la storia personale di Sciola, il suo talento innato e innovativo e la sua partecipazione alla cultura popolare. Non solo uno scultore conosciuto ed esposto in tutto il mondo, ma anche – e prima – un artista murale di arte pubblica e un agitatore culturale nel suo borgo natio.

Da contadino qual era, Sciola negli anni ’60 inizia a scolpire non solo nella pietra ma anche nelle coscienze civiche del suo paese San Sperate, che per questo diverrà nei decenni un borgo ricchissimo di murales di pregio e tuttora attiva fucina di quest’arte urbana (qui gli dedichiamo un altro nostro articolo). In seguito, dagli anni ’90 e fino alla sua morte nel 2016, si dedicherà a esplorare la sonorità delle pietre.
Di queste, nel giardino ve ne sono di grandi dimensioni, quasi sempre intagliate a spessori diversi e levigate: una statuaria severa che rimanda quasi ad arcaici menhir. Ma che risuona: al punto da poterci realizzare concerti e intrigare musicisti professionisti, oppure coltivare sentimenti spirituali di contatto con il paesaggio sonoro della Natura, attraverso ascolti organizzati.


Informazioni pratiche
San Sperate è un borgo-museo a una ventina di chilometri da Cagliari, ben raggiungibile anche con mezzi pubblici. Il Giardino Sonoro è gestito dalla Fondazione Pinuccio Sciola e dalla Associazione PS Museum e si trova in via Oriana Fallaci.
Il sito internet https://www.psmuseum.it/pinucciosciola/ è completo di ogni notizia storico-artistica e logistico-organizzativa, compresi orari, prenotazioni, visite guidate ed eventi.
Numerosi i videocontributi su Sciola e la sua arte. Uno per tutti, The heart of stone (https://www.youtube.com/watch?v=-ZsmdVVc_PI )
Il documentario proiettato nel Giardino è Born of Stone di Emilio Bellu, del 2016.

