
STREET ART
Da dove nasce l’interesse per la Street Art?
Dalla curiosità, da una sollecitazione estetica, da una condivisione di fondo, sociale e politica, delle ragioni della sua affermazione.
Perché la Street Art è contemporaneamente protesta e testimonianza e cura, abbellimento di luoghi dimenticati, deteriorati, a volte abbandonati e cadenti. Spesso consente ai cittadini di riappropriarsi della città, del quartiere, del luogo in cui vivono.

Perché è arte pubblica, fruibile da tutti, da chi passa per la strada e da chi vive nelle case i cui muri accolgono i murales. E tutti interagiscono con l’arte.

E poi la Street Art è effimera, può essere distrutta in ogni momento da un intervento di decoro pubblico, dalla pioggia e dallo smog o da sovrapposizioni più o meno vandaliche. Fino, all’estremo opposto, a essere “musealizzata”, come è accaduto a Tuttomondo di Keith Haring a Pisa, restaurato e protetto nella parte bassa da un plexiglas.

È espressione della cultura metropolitana, ma non solo. I murales in piccoli borghi, spesso sulla via dello spopolamento e dell’abbandono, gli hanno ridato nuova vita, con nuovi progetti che impegnano gli abitanti, attraendo visitatori che vivacizzano i paesi, almeno durante il fine settimana.

Il nostro interesse ha radici lontane.
Ritroviamo in un album le stampe in bianco e nero di alcune foto scattate ai murales di Tor di Nona (chissà che fine avranno fatto i negativi) che risalgono agli anni ‘70. Oggi, dopo che con il restauro dei palazzi i murales originari erano andati perduti, li abbiamo ritrovati, nuovamente dipinti sulla parete di fronte, sulla base di documentazione fotografica.

I murales degli anni ’70 a Tor di Nona
Murales a Tor di Nona oggi
E nella nostra visita a Berlino, ormai parecchi anni fa, immortaliamo tratti del Muro, con le immagini iconiche del bacio tra Breznev e Honecker a bordo di una Trabant, leggendaria auto simbolo della Germania Est.


A poco a poco, in ogni città che visitiamo, andiamo alla ricerca di muri dipinti, che ne raccontano la vita sotto un particolare punto di vista. In Italia ci lasciamo attrarre dai piccoli borghi “dipinti”. A Roma, la ricerca della Street Art diventa soprattutto l’occasione per conoscere le realtà di quartieri popolari, la loro storia ed evoluzione.
A Montréal nei pressi della Moschea Jef Aérosol a Parigi
La fotografia, come sempre, diventa lo strumento con cui documentare queste esperienze e mantenerne una traccia nella memoria.

