
CETONA IN FIORE, OVVERO: I GIARDINI DI CETONA
Ogni anno, a fine aprile, Cetona in fiore porta nella grande e scenografica piazza del paese i colori di clematis e rose, con il loro profumo, gli aromi delle piante officinali, le forme scultoree delle cactacee, le mille sfumature dei fiori delle stagionali. Un modo per attirare visitatori e riunire insieme diversi vivaisti della zona, offrendo idee per rivestire a nuovo giardini e terrazzi. Ma anche, semplicemente, abbellire le finestre delle abitazioni del centro storico e colorare i vicoli, in un’estensione all’esterno del concetto di casa, abbattendo il confine tra il dentro e il fuori.


Insieme all’iniziativa più tipicamente commerciale si è sviluppata, collaterale, quella di aprire i giardini privati delle case del centro storico ai visitatori. Così gli abitanti del paese, ma anche i forestieri occasionali e quelli che hanno eletto Cetona buen retiro, anno dopo anno sempre più integrati nel piccolo ambiente del paese, hanno avuto modo di sbirciare il mondo dietro muri anonimi.
E dietro il muro? Un giardino!
Il giro dei giardini è una vera scoperta anche per chi il paese lo conosce bene. Nel centro arroccato intorno al Castello, con ripide e strette stradine medievali lastricate in pietra, in una struttura urbanistica labirintica fatta di salite-discese-salite, dietro a piccole porte anonime che si aprono casualmente su un muro di cinta, si nascondono meraviglie di giardini. Sono spesso terrazzati su più livelli per ampliarne la superfice, frutto di lavori e cure che anno dopo anno li preservano dall’inselvatichimento.


Spesso i giardini sono nati intorno a vecchie piante di olivo, con piccoli spazi erbosi, pergolati per ripararsi dal sole estivo, angoli appartati con panchine che invitano a stare, chiacchierare, ammirare il paesaggio. I giardini posti più in alto, sotto la Rocca, sono addossati alla parete rocciosa che li protegge. Si affacciano sui tetti delle case più in basso e sul panorama ampio e verde delle colline che salgono verso il monte Cetona e più a sud si aprono verso San Casciano.



In alcuni casi il giardino è un po’ discosto rispetto alla casa, come un’appendice creata lì dove era possibile, dove si apriva uno spazio. Forme irregolari determinate dall’orografia del luogo e dallo sviluppo urbanistico del paese. In altri invece la casa si apre sul giardino, anche con grandi vetrate. Casa e giardino formano allora un unicum, senza una vera soluzione di continuità degli spazi.
In una bell’area che si affaccia in alto, sulla Collegiata, poi, il rapporto dimensionale casa/giardino viene ribaltato: la casa è una costruzione minuscola addossata alla parete di roccia che si apre sul giardino, un ampio prato, con vista ancora una volta sul monte Cetona, che invita alla contemplazione.
Il giardino e l’uomo
In un paio di occasioni i padroni di casa hanno accolto personalmente i visitatori non solo nel giardino, ma anche nell’interno dell’abitazione, offrendo un piccolo e ospitale rinfresco. Ed è stata l’occasione per ascoltare il racconto dell’origine della casa, del suo sviluppo e delle modifiche intervenute negli anni, per seguire le esigenze di una famiglia in crescita e quelle derivanti dall’evoluzione dei tempi.

La cifra comune di questi giardini è la loro semplicità e familiarità. Se non sono mai grandi perché gli spazi a disposizione non lo consentirebbero, sono però concepiti per essere abitati e vissuti in una dimensione conviviale. Sempre presente un angolo dedicato a momenti più intimi, magari in compagnia di un buon libro. E nella loro semplicità sono preziosi, curatissimi ambienti di naturale bellezza.

La Rocca: da avamposto difensivo a villa signorile
Tra quelli che abbiamo visitato uno solo si discosta da questa impronta di semplicità. È il giardino che si sviluppa intorno alla Rocca, un tempo struttura difensiva di Cetona, poi trasformato in una dimora signorile, passata fino ad oggi di famiglia in famiglia. Qui il giardino è quello di una villa importante, ampio, con alberi ad alto fusto, viali bordati con grandi orci in terracotta, una limonaia, una piccola cavea gradinata per rappresentazioni teatrali. Qua e là sono sparsi reperti archeologici etruschi e romani. La villa, molto elegante nell’arredamento d’epoca (come abbiamo potuto vedere sbirciando dalle finestre), e il giardino sono utilizzati per ospitare eventi.

Il tempo meteorologico, incredibilmente variabile, ci ha bagnati con improvvisi acquazzoni. Ma ci ha anche regalato cieli bellissimi dove le nuvole si rincorrevano veloci. La luce, sempre particolare, come si vede dalle foto, è stata ora vivida e brillante, ora più cupa e livida.

Informazioni pratiche
Cetona si trova in Val di Chiana, in provincia di Siena. E’ facilmente raggiungibile dalla A1, uscendo a Chiusi o a Fabro.

